Martedì 26 luglio 2022 i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera, Eustachio Nicoletti, Giuseppe Bollettino e Bruno Di Cuia hanno incontrato Sua Eccellenza il Prefetto di Matera, Sante Copponi, per rappresentare la preoccupante e inarrestabile condizione di precarietà e degrado organizzativo della sanità materana ed in particolare del Presidio Ospedaliero Madonna delle Grazie, con particolare riferimento alle carenze e ai ritardi nell’erogazione delle prestazioni e dei servizi ai cittadini-utenti, che sta determinando un sempre più diffuso e massiccio malcontento tra i cittadini.

Le cause che hanno portato gli standard della sanità materana al di sotto dei livelli accettabili sono molteplici e strutturali:

·        la carenza sia di personale sanitario sia di personale amministrativo in servizio – ridottosi complessivamente di 716 unità in termini assoluti ( – 27,53 %), passando da 2600 a 1884 dipendenti al 31/12/2021 (dati comunicati formalmente al Tavolo Permanente ASM – OO.SS.);tale situazione di grave carenza di personale rende quasi impossibile la piena e completa organizzazione e erogazione delle prestazioni sanitarie previste dai LEA, sia con riferimento alle prestazioni ospedaliere sia con riferimento alle prestazioni distrettuali/territoriali;

·        il Piano Triennale dei Fabbisogni del Personale 2022-2024 dell’ASM – approvato con Delibera del 3 maggio 2021 -prevede l’assunzione per il 2022 di 248 unità di personale, di cui 214 a tempo determinato; è evidente che si tratta di un numero di assunzioni programmate che è al di sotto della metà delle carenze storiche di personale e che porterà alla reale copertura dei posti solo dopo la conclusione dei concorsi pubblici, che hanno tempi lunghi (circa due anni) e che il meccanismo dei concorsi unici regionali ha contribuito ad allungare ulteriormente;

·        nei mesi estivi, le carenze di personale diventano particolarmente insostenibili per la necessità di assicurare la fruizione delle ferie estive da parte del personale, determinando ulteriori vuoti di operatori e erogazione di servizi, tali da rasentare una vera e propria paralisi degli stessi;

·        le carenze di personale potrebbero avere inoltre ripercussioni negative sulla somministrazione del secondo booster di vaccino anti-COVID-19 per gli over 60 e i soggetti fragili; dal calendario pubblicato sul sito dell’ASM il 13 luglio, si evince che nel mese di agosto a Matera sarà possibile prenotare/somministrare solo 20 vaccini al giorno, nelle mattine dal lunedì al sabato, per un totale di 240 vaccini a settimana in tutto il territorio dell’ASM (Matera, Policoro, Stigliano, Pisticci); veramente troppo pochi in un periodo di riacutizzazione dei contagi e di impulso alla somministrazione del booster alla parte più a rischio della popolazione;

·        le prestazioni sanitarie ritardate e/o non erogate determinano l’ulteriore allungamento delle liste di attesa, generando disagi e danni irreparabili a tutti i cittadini bisognosi di assistenza sanitaria e non in condizioni economiche di ricorrere alle prestazioni sanitarie erogate a pagamento.

·        una situazione di tale gravità e complessità necessiterebbe, oltre che di azioni e decisioni reali e tempestive per affrontare e risolvere i problemi, anche della presenza costante e assidua della Direzione Generale, assicurando, in primis, il presidio fisico del ruolo e della funzione, dando al personale e ai cittadini la sensazione tangibile di avere i vertici aziendali presenti in prima linea, per combattere insieme per risolvere i problemi e le carenze della sanità materana.

Per queste ragioni, con senso di responsabilità e con molta preoccupazione, come CGIL CISL e UIL abbiamo rappresentato al Prefetto di Matera che questa pesante e drammatica condizione della sanità materana ci viene costantemente riportata attraverso le continue segnalazioni e lamentele da parte dei cittadini; sono inoltre crescenti le segnalazioni di presunti episodi ascrivibili a “malasanità”; tutto ciò rischia di aumentare la tensione e la sofferenza emotiva della collettività, con la possibilità che si inneschino odiosi meccanismi di contrapposizione/scontro/aggressione tra cittadini-pazienti e operatori della sanità, come già evidenziato dalle recenti cronache giornalistiche.

In questo scenario, sia la denuncia (relativa a presunti tentativi di sabotaggio)presentata anche pubblicamente dal Direttore Generale dell’ASM  Sabrina Pulvirenti, sia l’aggressione fisica subita dal dottor Salvatore Tardi da parte di un familiare di un paziente, sono gravi indicatori di un clima generale ed aziendale molto compromesso, che non può più essere trascurato, ma deve essere affrontato e contrastato.

Pertanto, Cgil – Cisl – Uil di Matera hanno denunciato al Prefetto di Matera chela condizione complessiva della sanità materana potrebbe determinare conseguenze che impattano su sicurezza e ordine pubblico e richiesto a S.E. di avviare tutte le azioni possibili per:

·        sensibilizzare la Regione Basilicata e la Direzione dell’ASM di Matera, affinché si intervenga fattivamente con azioni opportune finalizzate a recuperare i ritardi nell’erogazione delle prestazioni sanitarie ospedaliere e territoriali, adottando anche modelli organizzativi funzionali all’efficiente erogazione dei servizi ai pazienti;

·        sul piano della sicurezza e dell’ordine pubblico, per prevenire degenerazioni comportamentali e tentativi di sabotaggio, monitorare attentamente la situazione, al fine di evitare il determinarsi di ulteriori episodi come quelli già accaduti.

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